Tartuficultura

Il terreno di matrice sassosa con un’alta percentuale di sostanze organiche è molto adatto allo sviluppo del prezioso tubero.

La location, si divide in due zone, una zona lavorata in profondità dove, nel 2022 , abbiamo installato un impianto sperimentale di querce e noccioli che andranno a creare la rete radicale dove si svilupperà il tartufo nel giro di 4-6 anni. L’altra parte dell’appezzamento lasciata “grezza”, dove, non è stato effettuato nessun lavoro da parte dell’Uomo,  il tartufo nasce spontaneamente.
Questa scelta è stata condivisa da molti professionisti del settore, in quanto le vecchie piante aiuteranno le nuove a formare una rete capillare più forte, ma anche le nuove piante aiuteranno le vecchie dandogli più vigore con sostanze organiche più fresche.

Purtroppo, l’aumento degli animali selvatici (Cinghiali e Caprioli) e il clima sempre più incerto hanno fatto calare di molto la produzione naturale del tartufo.

I Cinghiali avendo un olfatto molto sviluppato mangiano il tubero nelle prime fasi di crescita non dandogli la possibilità di svilupparsi, il Capriolo invece mangia i germogli delle piccole piante non facendoli sviluppare come dovrebbero.

Questo ha portato l’azienda Terrae Tufer a creare le tartufaie coltivate.

Terrae Tufer - Quercia

LAVORAZIONE MECCANICA PRE INOCULO SPORALE